LA FISIOTERAPIA E' IL PRIMO APPROCCIO AL DOLORE E ALLA MAGGIOR PARTE DELLE PATOLOGIE DELL'APPARATO OSTEOARTROMUCOLARE.

GLI INTERVENTI CHIRURGICI SONO CONSIDERATI L'ULTIMO STEP NEL TRATTAMENTO ORTOPEDICO PER I SEGUENTI MOTIVI:

 

1) IL TRATTAMENTO CHIRURGICO VA A MODIFICARE LE STRUTTURE OSTEOARTROMUSCOLARI VARIANDO L' ANATOMO-FISIOLOGIA DELLE VARIE STRUTTURE E ARTICOLAZIONI, COME TESTIMONIATO DALLA LETTERATURA MEDICA

 

 

2) IN SEGUITO AD UN INTEVENTO CHIRURGICO SI CREA LA FIBROSI TISSUTALE, CIOE' LA FORMAZIONE DI FIBRE ANAELASTICHE  CHE MODIFICANO L'ANATOMIA DEI TESSUTI.


La fibrosi epidurale (FE)
Si tratta di un tessuto connettivo cicatriaziale che si sviluppa nello spazio epidurale, dove rimpiazza il grasso e si distingue dall'aracnoidite fibrosa o fibrosi delle guaine e degli spazi meningei, che è una essudazione fibrinosa attorno alle radici nervose, con formazione di aderenze e di ponti di fibrina, che vengono poi conglobati dalla proliferazione di fibroblasti e dalla deposizione di collageno denso della aracnoidite adesiva, corrispondente allo stadio terminale del processo infiammatorio (aracnoidite adesiva sec.Burton).

 

La frequenza della fibrosi epidurale nei pazienti operati di ernia del disco, soprattutto se si utilizzano tecniche non microchirurgiche è elevata e in alcune casistiche raggiunge il 40%.
L'eziologia della fibrosi non è dimostrata, essendo stati chiamati ripetutamente in causa sia la trasformazione in fibrosi di un ematoma extradurale (Teplick ed.al), ma anche la ritenzione di frammenti di materiale introdotto chirurgicamente, come hanno ben evidenziato alcuni gruppi di ricerca (Yayson e Hoyland) che hanno eseguito numerose indagini istologiche su campioni bioptici di tessuto cicatriziale in pazienti operati di ernia del disco.